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Nel lunario Santa Caterina di Alessandria, San Bellino e i proverbi

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oche
Il Lunario di oggi è dedicato a santa Caterina fin dai proverbi. Il primo – un proverbio ferrarese – riguarda le previsioni del tempo
Al dì ad Ssànta Catarìna: o vént, o név, o paciarìna [fer]. Che tradotto significa: Il giorno di santa Caterina: o vento, o neve o fanghiglia.
E ricorda che in questi giorni il tempo è estremamente variabile e, se non è ventoso, di certo nevica o piove. Santa Caterina era una ricorrenza che scandiva molte tradizioni in campagna, una di queste è ricordata da un proverbio vicentino
Da Santa Caterina se ciapa le oche par la schina (Vicentino).
E cioè che per questa festa si mettono a ingrassare le oche.

Ma chi era santa Caterina di Alessandria. Non vorrei deludere i fedeli della santa, ma probabilmente, Caterina, non è mai esistita. Esistono solo leggende scritte tra i 4 e gli 8 secoli dopo la sua presunta vita. Si dice fosse di nobile famiglia, bella e istruita, e che finì martire per essersi rifiutata di sposare l’imperatore e di accettare l’idolatria. Per questo fu imprigionata e subì un lungo martirio: prima fu bastonata e poi torturata con la ruota aculeata (detta anche ruota di santa Caterina). Per questo supplizio è patrona di molte professioni ed arti in qualche modo legate alla ruota: costruttori di ruote, ciclisti, filatrici, arrotini, mugnai e vasai. Morì decapitata. È protettrice anche delle apprendiste sarte e modiste, delle giovinette e delle ragazze da marito. Infine teologi, filosofi e studiosi l’hanno scelta quale patrona. Questi ultimi patronati sono dovuti alla grande eloquenza e saggezza della Santa, si narra che per potere controbattere il credo di Caterina, l’imperatore Massenzio chiamò, inutilmente, i cinquanta oratori più eruditi dell’impero. La festa è il 25 novembre.

Il secondo santo l’ho scelto per via del nome, che è proprio bello: o meglio Bellino… Il santo che si festeggia il 26 novembre è infatti san Bellino di Padova
Vescovo e martire, visse tra l’XI e il XII secolo. Quando venne nominato vescovo di Padova si adoperò con determinazione nella difesa dei diritti della Chiesa (a quei tempi in accesa lotta con l’Impero), facendosi molti nemici. Questi lo assalirono mentre si recava a Roma e lo uccisero aizzandogli contro dei cani. Per esser stato sbranato dai cani, suo malgrado, è invocato contro i morsi dei cani arrabbiati.

Il 25 di novembre, per santa Caterina, date un’occhiata al tempo: che sia brutto bello o bellino, è comunque tempo di mettere le oche a ingrassare


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