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Nel lunario Santa Apollonia, San Giuliano, i denti e l’aglio

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La santa festeggiata sabato 9 febbraio, è Apollonia di Alessandria. Di lei si sa pochissimo, se non che era una giovane vergine che nel 249 subì il martirio dopo essersi convertita durante un tumulto contro i cristiani. A seguito di questa conversione lampo venne colpita dai soldati romani al viso e le furono strappati i denti. Finì poi bruciata. La sua celebrità viene proprio dal supplizio dei denti, che l’hanno portata ad essere la patrona dei dentisti e ad essere invocata quando si ha mal di denti.

A proposito di denti, già che siamo in tema, esistono molte credenze e superstizioni. Ad esempio, sognare la caduta o la rottura di un dente è presagio di un imminente lutto in famiglia (il effetti Apollonia finì male).
Di cattivo augurio anche quando ai bambini spuntano i denti nei primi tre mesi di vita, o prima sopra che sotto (di solito avviene il contrario). Fortunatissime, invece, le persone che hanno i denti radi.

Collegati a santa Apollonia esistono anche diversi proverbi. Questo è romagnolo:
Par sânta Pulögna us piânta l’aj e la scalögna [rom] Con i denti non c’entra nulla, e significa che “Per santa Apollonia si pianta l’aglio e lo scalogno”, in tale ricorrenza è infatti tradizione piantare l’aglio e lo scalogno, nella speranza di ottenere un abbondante raccolto, che di solito si fa in occasione della festa di san Giovanni Battista (il 24 giugno)
L’aglio in particolare, nella tradizione, ha un ruolo fondamentale, e per questo produrne in abbondanza è sempre stato un fatto di vitale importanza. È la pianta caccia diavoli per eccellenza. Tiene lontano il malocchio, le streghe, i vampiri e l’invidia. L’aglio raccolto o comprato nel giorno di san Giovanni Battista, poi, è un ottimo rimedio contro il dolore e le malattie e mette al sicuro dalla miseria. Infine, a proposito dell’aglio, vi insegno un trucco. Se volete pentole resistenti e forbici che restino affilate e taglienti in eterno, strofinategli sopra uno spicchio d’aglio: resterete stupiti dal risultato.

Per chiudere, dato che resta un po’ di tempo, un breve cenno su di un altro santo: Giuliano l’Ospedaliere. E’ un personaggio mitico dell’agiografia medievale, probabilmente vissuto nel VII secolo. Si racconta che uccise per errore i propri genitori e, per espiare la colpa, costruì un ospizio per i poveri sul fiume Potenza, presso Macerata, città della quale è patrono. Per guadagnarsi da vivere pare traghettasse i viaggiatori da una riva all’altra del fiume. Per questi fatti, quasi certamente tutti di pura fantasia, è invocato come patrono dagli albergatori, dagli osti, dai barcaioli, dai viaggiatori, dai pescivendoli e dagli addetti alle giostre. Giuliano è anche patrono dei cacciatori, la leggenda narra infatti che un cervo, prima di venire ucciso dal Santo, gli preannunciò che presto egli avrebbe ucciso i propri genitori. Si festeggia il 12 febbraio.


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